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ONG
25 Nov 2021

ADOZIONI … A DISTANZA. UNA CONTRADDIZIONE IN TERMINI.

Ho scritto il seguente commento in un paio di post di organizzazioni che invitano ad adottare un bambino o una bambina a distanza: «Ancora il termine adozione invece di sostegno! L’adozione è altra cosa: chi ha adottato lo sa bene e chiede che le cose non si confondano. Adozione e distanza fanno a pugni. Per favore!»
Sono tutte organizzazioni benemerite, almeno quelle che conosco. Ne ho contato più di una trentina sul web, prima di abbandonare la ricerca che si dilungava, e ho visto che si continua a usare il termine adozione invece di sostegno. Perché questo abuso? Perché insistere su adozione, che è ben altra cosa? Chi ha adottato sa che è un’esperienza di vita unica e inconfondibile con altre, che si fonda sulla piena vicinanza.
Le parole ADOZIONE e DISTANZA fanno a pugni: sono una contraddizione in termini. Anche La Gabbianella, il coordinamento delle organizzazioni per il sostegno a distanza SAD, nel proprio sito invita indirettamente ad abbandonare la vecchia parola “adozione” per utilizzare la più vera e trasparente “sostegno”. Ecco cosa scrive:
«Inizialmente l’espressione utilizzata per definire questo strumento di solidarietà era “adozione a distanza”; tuttavia molte associazioni oggi scelgono di sostituire l’ambigua parola “adozione” con “sostegno”. Il termine “adozione”, infatti, evoca un rapporto che fa sentire il sostenitore come un “genitore” lontano e il beneficiario come il nuovo figlio, mentre il vero significato del Sostegno a Distanza prescinde da un simile legame e non può essere all’insegna di un rapporto mosso dall’emotività o dal pietismo. Dall’idea di genitore (fondamentalmente equivoca anche perché i beneficiari spesso hanno già una famiglia o a volte sono famiglie stesse o intere comunità) si è passati a quella di sostenitore, nonostante alcune associazioni continuino a parlare di “figli a distanza”.»
PER FAVORE, care organizzazioni: siate più attente nell’uso delle parole. SOSTEGNO A DISTANZA NON PUO’ ESSERE ADOZIONE.
Fatelo come regalo di Natale a tutti i vostri sostenitori e a tutti noi. Fatelo anche per garantire la massima trasparenza nella comunicazione.
Nino Sergi

Nino (Antonio Giuseppe) SERGI. Presidente emerito di Intersos, che ha fondato nel 1992 e di cui è stato segretario generale e presidente. In precedenza, dal 1983 fondatore e direttore dell’Iscos-Cisl, istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo. Nel 1979 direttore del Cesil, centro solidarietà internazionale lavoratori, fondato con le comunità di immigrati a Milano. Operaio e sindacalista. Tra gli anni '60 e '70 formatore in Ciad. Studi di filosofia in Italia e di teologia in Francia.
Onorificenze: Commendatore, Ordine al merito della Repubblica Italiana (27 Dicembre 2022).
(Gli articoli di questo blog esprimono sia posizioni personali che collettive istituzionali i cui testi ho scritto o ho contribuito a scrivere. Possono essere liberamente ripresi)